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Sabato 6 maggio al Castello di Casale nell’ambito di Golosaria 2023 “Alla scoperta delle origini – L’emigrazione dei monferrini nel mondo”

Casale Monferrato (Emiliana Conti del Circolo Culturale Marchesi del Monferrato) – Si approssima l’appuntamento per questo 2023 con Golosaria Monferrato, la grande manifestazione itinerante durante la quale il nostro territorio con i suoi borghi, castelli e ville si anima ulteriormente, che quest’anno, dopo alcune edizioni autunnali, ritrova la sua originaria collocazione primaverile: nel weekend di sabato 6 e domenica 7 maggio avrà luogo la due giorni
che vedrà protagoniste come location principali il Castello di Casale Monferrato, tradizionalmente dedicato al food, alle birre artigianali e alle cucine di strada e Villa Morneto a Vignale Monferrato, dove, con Barbera & Champagne, si potrà gustare appieno la commistione fra i grandi vini del territorio e le bollicine d’Oltralpe.
Molti sono, come di consueto, i comuni toccati dalla manifestazione, che si inseriscono nel programma generale con proposte autonome nel segno della cultura, della storia, dell’arte, delle tradizioni e, naturalmente, dei sapori che caratterizzano il Monferrato.
Per questa XVII edizione di Golosaria tra i Castelli del Monferrato, il tema trait d’union sarà “Alla Scoperta delle Origini”, per celebrare questo 2023 dichiarato “Anno del turismo di ritorno”.
Un tema importante, nel quale il Monferrato non può non sentirsi fortemente chiamato in causa, riguardando a quel passato, non troppo lontano, in cui molti piemontesi hanno contribuito ad incrementare il flusso migratorio, in special modo verso la più vicina Francia o l’Argentina, come ci ricorda la figura di Papa Francesco, che non molte settimane fa era appunto in visita ai parenti astigiani: una visita emozionante, durante la quale ha costantemente posto attenzione sull’importanza del legame con la terra degli antenati.
Su questa tematica, che lega emozione e storia, il Circolo I Marchesi del Monferrato proporrà un incontro a cui parteciperanno diverse autorevoli voci; un’occasione importante per parlare di turismo, in special modo quello di ritorno e di radici, approfondendo il contesto storico che portò a generare quegli ingenti flussi migratori.
Dopo i saluti dell’Amministrazione comunale di Casale e delle autorità, seguirà una breve introduzione di Emiliana Conti, Presidente del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, e di Paolo Massobrio, giornalista, scrittore e gastronomo, fondatore di Golosaria.
A moderare l’incontro sarà Cinzia Montagna, Giornalista e scrittrice, che concluderà l’evento con un intervento dal titolo “Due donne. Guigone de Salins (1403 – 1470) e l’ospedale Hotel-Dieu di Beaune: una Asinari d’Asti fra i potenti di Borgogna” Evviva lo sciopero”, Maria Rosa Robotti di Solero, l’anima del “Grido di Alcorta”, la grande protesta agraria del 1912 in Argentina.”
Ad aprire la giornata di incontro, l’intervento in videoconferenza di Giancarlo Libert, Giornalista, Presidente del Centro Ricerche e Studi Storici Onlus, storico dell’emigrazione piemontese nel Mondo, dal titolo “L’emigrazione monferrina nel mondo. Una storia da conoscere”.
A questo seguiranno: Carlo Cerrato, Giornalista, Presidente Fondazione Gente & Paesi, con “Una giornalista degli Anni ’20 tra Costigliole d’Asti e Parigi. Emilia Cardona, ultimo amore del pittore Giovanni Boldini”. Emanuele De Maria, Sindaco di Conzano M.To, con “Conzanesi d’Australia – Andata e ritorno”, Roberto Botta, già Direttore della Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato con “Ventimila iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero): una città monferrina fuori dall’Italia. Prospettive turistiche”.
Ugo Bertello, Presidente del Comitato di Gestione del Museo Regionale dell’Emigrazione Piemontese, Vicepresidente della Federazione Internazionale delle Associazioni Piemontesi nel Mondo, con “I Piemontesi in Argentina: un scoperta di cinquant’anni fa”.
Luciana Genero, Vice Presidente Associazione Piemontesi nel mondo e Vice Sindaco Comune Frossasco, sede del Museo Regionale dell’emigrazione dei Piemontesi nel mondo con “Storia/ruoli/attualità dell’Associazione Piemontesi nel mondo e del Museo Regionale dell’emigrazione dei Piemontesi nel mondo di Frossasco”.
“L’anno dedicato al turismo di ritorno ci invita a riflettere sull’importanza di valorizzare il patrimonio culturale e turistico delle nostre regioni, non solo per gli abitanti locali, ma anche per tutti colori per i quali questi territori rappresentano la possibilità di riscoprire il legame con le proprie radici e storie famigliari. Ed il Piemonte, con la sua ricca storia di emigrazione, come potrà risultare chiaramente alla luce degli interventi di questa giornata di incontro, è terra feconda di storie che val la pena di riscoprire, fonte di orgoglio per le comunità locali, semi da far germogliare per legami futuri”.

Roberto Cavallero:
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